sabato 21 novembre 2009

TUTELA E SICUREZZA DEL LAVORO NEI CANTIERI EDILI E DI INGEGNERIA CIVILE: LA LEGGE REGIONALE N° 2/2009 - REGIONE EMILIA ROMAGNA



Poichè la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro è disciplinata dallo Stato me è comunque materia di legislazione concorrente con le Regioni, poteva secondo voi la diligentissima Regione Emilia Romagna non legiferare in materia? Ovviamente no. E' infatti dei primi mesi di quest'anno la promulgazione della Legge Regionale n° 2/2009(pubblicata nel B.U.R. n. 33 del 2 marzo 2009) recante argomenti in materia di "Tutela e sicurezza del lavoro nei cantieri temporanei edili e di ingegneria civile" . Il tutto, a dire il vero, è avvenuto un pò in sordina, tant'è che ho appreso dell'esistenza di questa Legge solo giovedì scorso durante un seminario di aggiornamento presso il preziosissimo Istituto Professionale Edile di Via del Gomito qui a Bologna.
Ovviamente me la sono subito andata a cercare e leggere.
La L.R. 2/2009 è una norma molto snella, di appena 4 facciate ed 11 articoli, di carattere generale ma ricca di contenuti.
Vengono esposti gli ambiti in cui la Regione promuove interventi diretti all'aumento della sicurezza nei cantieri e della tutela della salute dei lavoratori, della prevenzione di infortuni e malattie professionali.
L'articolo 3 approfondisce l'ambito della formazione: la Regione si impegna a promuovere attività formative che intendano coinvolgere non solo i lavoratori, ma anche tutti i soggetti incaricati ad assicurare le condizioni di sicurezza sia in fase progettuale che esecutiva in caso di lavori di particolare pericolosità o complessità. La Regione si impegna inoltre a realizzare moduli formativi specifici per giovani disoccupati che hanno intenzione di lavorare in edilizia, ma anche per imprenditori e lavoratori autonomi che operano in cantiere o che si apprestano a farlo. La formazione verrà promossa anche tramite accordi con enti competenti in materia di sicurezza in edilizia.
Vengono inoltre, all'art. 4, introdotti degli elementi di semplificazione amministrativa mediante accordi con gli enti pubblici competenti in materia di sicurezza, introducendo la possibilità di trasmettere ed acquisire documenti quali, per esempio, la notifica preliminare o il titolo abilitativo edilizio, attraverso sistemi informatici, così come introducendo la possibilità di semplificare ed informatizzare le procedure di vigilanza e di controllo dei cantieri mediante, per esempio, registrazione automatica delle presenze in cantiere construmenti tecnologici appropriati, ecc...
Ma la cosa senz'altro più interessante è l'introduzione, all'art. 7, di cospicui incentivi pubblici da destinarsi a Committenti che si impegnano a scegliere imprese che:
1) decidano di garantire l'accesso e lo svolgimento di sporalluoghi ricorrenti ad organismi paritetici di settore per il controllo del rispetto delle condizioni di sicurezza e delle norme contrattuali;
2) abbiano prodotto il Certificato di Iscrizione alla Camera di Commercio "antimafia";
3) si impegnino ad attuare accordi con la regione per l'applicazione di prassi e prescrizioni volte ad introdurre ulteriori misure di sicurezza rispetto a quanto previsto nella normativa nazionale;
4) si impegnino ad applicare quegli standard formativi e ad adottare quei sistemi di controllo informatizzati ed automatici delle presenze in cantiere previsti dalla stessa Legge Regionale;
5) si impegnino a dare piena applicazione ai contratti collettivi nazionali e territoriali, in vigore per il settore e la zona ove è ubicato il cantiere;
6) si impegnino a far attuare a tutti i propri subappaltatori quanto sopra.

Anche le imprese hanno diritto ad incentivi pubblici (vedi art. 8) nel caso in cui si impegnino ad attuare livelli di sicurezza ulteriori rispetto a quanto previsto nella normativa vigente. Tali "livelli" verranno specificati in un apposito atto approvato dalla Giunta Regionale.

Ad oggi è stato stanziato un milione di euro, messo a disposizione dal bando “Plus Security” (pubblicato il 23 settembre 2009 nel Bollettino ufficiale regionale) rivolto, in questa prima fase sperimentale, solo ai committenti pubblici e privati che beneficiano dei finanziamenti della Regione Emilia-Romagna per realizzare gli interventi del programma “3000 alloggi di edilizia residenziale pubblica”.

Consiglio i Committenti e le Imprese già sensibili ai temi della sicurezza nei cantieri di approfondire l'argomento e di rimanere costantemente aggiornati sull'evoluzione e sviluppo delle modalità di incentivazione presso la Regione Emilia Romagna, in quanto, in base a quanto appreso durante il seminario all'IIPLE, nel breve periodo verranno finanziati anche bandi rivolti ad attività di edilizia libera, e l'importo degli incentivi potrà essere anche pari a 30.000€!
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