Tutte le macchine ed attrezzature di lavoro presenti in cantiere e messe a disposizione dei lavoratori devono essere conformi alle specifiche disposizioni legislative e regolamentari derivanti dal recepimento delle direttive comunitarie di prodotto, ovvero:
>> Direttiva sicurezza delle attrezzature di lavoro 89/655/CEE (11/89);
>> Direttiva ATEX 94/9/CE e Direttiva Utilizzatori 99/92/CE (03/94);
>> Direttiva PED 97/23/CE (05/97);
>> Direttiva EMC 2004/108/CE (01/04);
>> Direttiva Bassa Tensione 2006/95/CE (12/06);
>> Direttiva Bassa Tensione 73/23/CEE (02/73);
>> Revisione Direttiva Macchine 2006/42/CE (06/06);
>> Direttiva Macchine 98/37/CE (07/98); ecc...
Pertanto tutte le attrezzature dovranno essere marchiate C E e dovranno essere conformi allo specifico ambiente di utilizzo così come vuole la normativa di settore.
Le attrezzature di lavoro costruite in assenza di disposizioni legislative e regolamentari e quelle messe a disposizione dei lavoratori antecedentemente all'emanazione di norme legislative e regolamentari di recepimento delle Direttive Comunitarie di prodotto, sebbene non marchiate C E, devono essere comunque rese conformi a degli standards di sicurezza contenuti nell'allegato V al Testo Unico, D.Lgs. 81/08.
Di seguito ne riassumo un estratto con i contenuti essenziali per tenere d'occhio e valutare la conformità normativa delle principali attrezzature presenti in cantiere:
1a) La messa in moto di un'attrezzatura deve poter essere effettuata soltanto mediante un'azione volontaria su un organo di comando concepito a tal fine;
1b) ogni attrezzatura di lavoro deve essere dotata di un dispositivo di comando che ne permetta l'arresto generale in condizioni di sicurezza;
2) se gli elementi mobili di un'attrezzatura di lavoro presentano rischi di contatto meccanico che possono causare incidenti, essi devono essere dotati di protezioni o di sistemi protettivi che impediscano l'accesso alle zone pericolose o che arrestino i movimenti pericolosi prima che sia possibile accedere alle zone in questione; in particolare gli organi lavoratori e di trasmissione scoperti devono essere protetti con appositi carter;
3) i sistemi ed i dispositivi di comando devono essere sicuri ed essere manovrabili da luoghi sicuri;
4) le macchine piegaferri, le seghe circolari, la betoniera, i trasportatori a tazze, ecc... che possono presentare pericolo per l'operatore con la rimessa in moto al ristabilirsi della tensione di rete dopo l'interruzione devono essere provviste di un dispositivo contro il riavviamento automatico;
5) le seghe circolari devono essere provviste:
- di una solida cuffia registrabile atta ad evitare il contatto accidentale del lavoratore con la lama e ad intercettare le schegge. Qualora per esigenze tecniche non sia possibile l’adozione della cuffia si deve comunque applicare uno schermo paraschegge di dimensioni appropriate;
- di coltello divisore in acciaio applicato posteriormente alla lama a distanza di non più di 3 mm dalla dentatura (per mantenere aperto il taglio) quando la sega è utilizzata per segare tavolame in lungo ;
- di schermi messi ai due lati della lama nella parte sporgente sotto il tavolo di lavoro in modo da impedirne il contatto;
6) Le macchine e gli apparecchi elettrici devono portare l’indicazione della tensione, dell’intensità e del tipo di corrente e delle altre eventuali caratteristiche costruttive necessarie per l’uso e devono essere alimentati solo da circuiti a bassa tensione. (Questo non vale per per gli apparecchi di sollevamento, per i mezzi di trazione, per le cabine mobili di trasformazione e per quelle macchine ed apparecchi che, in relazione al loro specifico impiego, debbono necessariamente essere alimentati ad alta tensione);
7) Gli utensili elettrici portatili e gli apparecchi elettrici mobili devono avere un isolamento supplementare di sicurezza fra le parti interne in tensione e l’involucro metallico esterno.
8) Qualora ciò risulti necessario ai fini della sicurezza o della salute dei lavoratori, le attrezzature di lavoro ed i loro elementi debbono essere resi stabili mediante fissazione o con altri mezzi;
Ricordo inoltre che quando nelle immediate vicinanze di ponteggi o nel raggio di azione di gru a torre o di altri apparecchi di sollevamento vengono eseguiti lavori di tipo continuativo, quali per esempio l'impastaggio di calcestruzzi e malte, o la piegatura dei ferri, ecc..., il posto di lavoro deve essere protetto mediante realizzazione di un impalcato/tettoia di solidità tale da poter resistere alla caduta dei materiali movimentati dalle altezze tipiche di sollevamento nel cantiere specifico.
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