sabato 17 aprile 2010

IL RISCHIO AMIANTO


Con questo post desidero portarvi a conoscenza dei rischi e delle misure che la normativa attualmente impone di prendere nel caso la copertura della vostra abitazione sia realizzata in lastre di eternit, o più in generale, se abbiate rilevato la presenza di parti dell’edificio contenenti amianto (come per esempio, coperti di pensiline, cisterne, contenitori, ecc...).
L'amianto rappresenta un pericolo per la salute a causa delle fibre di cui è costituito e che possono essere presenti in ambienti di lavoro e di vita e inalate inconsapevolmente.
Il rilascio di fibre nell'ambiente può avvenire o in occasione di una loro manipolazione/lavorazione o spontaneamente, come nel caso di materiali friabili, usurati o sottoposti a vibrazioni, correnti d'aria, urti, ecc.
L'esposizione a fibre di amianto è associata a malattie dell'apparato respiratorio come l’absestosi e tumori di tipo maligno del polmone, come il carcinoma, e delle membrane sierose, principalmente la pleura, come il mesotelioma. Esse insorgono dopo molti anni dall'esposizione: da 10 - 15 per l'asbestosi ad anche 20 - 40 per il carcinoma polmonare ed il mesotelioma.
Nelle lastre piane o ondulate in cemento-amianto, spesso utilizzate per copertura in edilizia negli anni del dopoguerra sino agli anni ‘70, l’amianto è inglobato in una matrice non friabile, che, quando è in buono stato di conservazione, impedisce il rilascio spontaneo di fibre. Dopo anni dall’installazione, tuttavia, le coperture subiscono un deterioramento per azione delle piogge acide, degli sbalzi termici, dell’erosione eolica e di organismi vegetali, che determinano corrosioni superficiali con affioramento delle fibre e conseguente liberazione di queste in aria.
Nelle coperture la liberazione di fibre avviene facilmente in corrispondenza di rotture delle lastre e di aree dove la matrice cementizia è corrosa.
Le fibre rilasciate sono disperse dal vento e, in misura ancora maggiore sono trascinate dalle acque piovane, raccogliendosi nei canali di gronda o venendo disperse nell’ambiente dagli scarichi di acque piovane non canalizzate.
La normativa attuale prevede che nei siti in cui permane la presenza di amianto, anche bonificato, occorre predisporre e attuare un programma di manutenzione e un piano per le attività di manutenzione e custodia.
Il DPR 8 agosto 1994 costituisce l’atto d’indirizzo e di coordinamento per le regioni a cui è stato affidato il compito di provvedere al censimento dei siti interessati dall’amianto (siti di estrazione, attività che hanno utilizzato tale minerale all’interno dei processi produttivi, edifici con presenza di materiali contenenti amianto etc…) e di adottare i piani di protezione, decontaminazione, smaltimento e bonifica dell’ambiente. Successivamente il D.M. 18 marzo 2003 n. 101 “Regolamento per la realizzazione di una mappatura delle zone del territorio nazionale interessate dalla presenza di amianto, ai sensi dell'articolo 20 della L. 23 marzo 2001, n. 93” ha specificato i criteri per l’individuazione dei siti con presenza di amianto e per la definizione degli interventi di bonifica prioritari.
In questo contesto il compito del Comune di Bologna (come di tutti i comuni in genere) è quello di comunicare i siti su cui si rileva la presenza di amianto all’Azienda USL, che provvede alle verifiche tecniche sui materiali che possono contenere amianto in quanto organo tecnico a cui spetta la sorveglianza e la valutazione del rischio sanitario.
Sulla base di quanto prescritto da parte dell’Azienda USL il Comune di Bologna ed i comuni limitrofi emanano delle Ordinanze per richiedere a privati, condomini o società proprietarie di immobili su cui sia rilevata la presenza di amianto, in genere, una delle seguenti azioni:
• di verificare la presenza di materiali contenenti amianto e di valutarne lo stato di conservazione ai sensi del DM 6 settembre 1994 e delle linee guida elaborate dalla Regione Emilia Romagna;
• di bonificare i materiali contenenti amianto nel caso sia accertato il rilascio di fibre nell’ambiente che costituisce un rischio per la salute delle persone.
Nel periodo compreso tra il 2005 e il 2008 il Comune di Bologna ha emesso complessivamente 138 ordinanze, con un trend in progressivo aumento.
Riassumendo, sia il Comune che l’azienda USL negli ultimi anni si stanno sempre più indirizzando ad ordinare il monitoraggio delle coperture attraverso analisi periodiche e piuttosto costose (da ripetere ogni 2-3 anni) con il risultato che spesso, in seguito alla verifica, viene ordinato ai proprietari di bonificare il materiale contenente amianto.
In presenza di amianto il comportamento più indicato è quello di contattare un tecnico competente in materia che effettui un’ispezione dell’edificio e definisca le ulteriori verifiche o le attività da attuare. In attesa di una valutazione approfondita è consigliabile non toccare, colpire, danneggiare o rimuovere il materiale: infatti le fibre di amianto possono liberarsi in maggior quantità se il materiale viene manomesso. È consigliabile inoltre limitare l’accesso all’area interessata.
L'opera di rimozione e smaltimento dell'amianto è una procedura che deve essere effettuata esclusivamente da aziende specializzate sotto la supervisione /autorizzazione dell'ASL locale e nel rispetto delle procedure previste dal Testo Unico sulla Sicurezza D.Lgs. n. 81/08, Capo III, artt. dal 246 al 265. Smaltire in modo diverso l’amianto costituisce reato.

Nel caso in cui foste interessati, sono personalmente disponibile a fissare un appuntamento per verificare lo stato delle vostre coperture e, se risultasse necessario, per definire le modalità di bonifica del vostro coperto, eseguire le eventuali pratiche necessarie da depositare in Comune, segnalandovi, per l'intervento, le migliori imprese abilitate e coordinando tutti gli interventi necessari per permettere la realizzazione dell’intervento nel pieno rispetto della normativa vigente.

Vi ricordo i miei contatti:
e-mail: info@sicurezzabologna.it
cell: 347-8747831


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1 commento:

Consulenza sicurezza sul lavoro ha detto...

È bene prendere tutte le precauzioni possibili in favore dei lavoratori, per questo siamo felicissimi del fatto che quest'anno in azienda da noi hanno deciso di servirsi dei servizi di una azienda che si occupa della consulenza sulla sicurezza sul lavoro.